A due passi dal mercato

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Santuario del Divino Amore

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Casale della Certosa

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Santa Maria ad Magos - Chiesa abbandonata

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Santa Maria in Fornarolo

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Solforate

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Tor Maggiore

Santuario del Divino Amore

Via del Santuario, 1

Il santuario della Madonna del Divino Amore è un santuario di Roma composto da due chiese: quella antica è del 1745, quella nuova è invece del 1999. Il santuario della madonna del divino amore propone ai pellegrini e ai curiosi che lo desiderano visite guidate alla scoperta della bellezza del luogo attraverso un itinerario che si snoda tra storia e arte, fede e cultura. Visitando il Santuario, oggi luogo di culto per i romani, si riconoscono i profumi della campagna romana, si respira una pace da Cantico delle Creature ed è possibile seguire percorsi in bici o sostare seduti immersi nel verde delle sue colline.

Casale della Certosa

Via Pietrelcina, 00134 Roma RM

Si trova a circa 300 m da Palazzo Margano e fu monastero dei Certosini. La sua particolarità più importante è uno splendido arco a sesto acuto, datato come anteriore al XIII secolo, che costituisce un caso rarissimo se non unico nella Campagna Romana. Originariamente era un castelletto fortificato, difatti nella carta di Eufrosino della Volpaia (1547) viene rappresentato con un campanile all’interno mostrando come all’epoca esistesse ancora il monastero o quanto meno una chiesa. Notevolmente rimaneggiato tra il XVII e il XVIII secolo, è stato recentemente restaurato.

Santa Maria ad Magos

Chiesa abbandonata – Sotterranei di Roma.
Via dei Casali di Porta Medaglia, 1, 00134 Borgo Lotti

La piccola chiesa ospitò per quasi un lustro l’immagine miracolosa della Madonna del Divino Amore. Infatti il 5 settembre 1740, quando l’affresco della Vergine con il Bambino fu asportato dalla torre del complesso nel frattempo denominato Castel di Leva, probabile corruzione dell'antico Castel di Leo, venne trasferito nella vicina tenuta della Falcognana e collocato al riparo dalle intemperie ed esposto alla devozione dei fedeli proprio presso la chiesa di S. Maria ad Magos.

Santa Maria in Fornarolo

Via di Santa Maria in Fornarola00041 Albano laziale

La torre sorge su un sepolcro romano in laterizio del II secolo d.C., ancora splendidamente conservato specialmente all’interno. Alta circa 20 metri, è citata in un documento del 1310 e subì numerosi restauri in particolare tra il XVII e il XVIII secolo. Era un’importante vedetta che controllava la via di Conca (Ardeatina moderna) e la via Albano-Pratica e probabilmente aveva una funzione giurisdizionale delimitando le diocesi di Albano e Ostia. Nelle immediate vicinanze sono i resti di una grande villa di età romana, tra cui il più rilevante e meglio conservato è un ambiente absidato con resti di mosaici.

Solforate

Via dei castelli romani, snc

Nell’area interessata da un vero e proprio fenomeno residuo di vulcanesimo, dove numerosi laghetti di colore bianco e rossastro gorgogliano continuamente a causa dei gas che escono dal sottosuolo, si trovano tracce di insediamenti di ogni epoca. Il sito è stato gravemente deturpato dalle cave di zolfo, operanti fino ad una ventina di anni fa e poi abbandonate. Più vicino alla Laurentina è visibile il casale della Solforata, centro della domusculta Calvisianum, voluta da Adriano I (772-795). Dopo il decadimento delle domusculte, fu trasformata in castello e come Castrum Sulpherate è indicato in una bolla del 1227.

Tor Maggiore

Via Ardeatina km 21

Posta a 1400 metri sulla destra del km 21 dell’Ardeatina moderna, è una delle torri più alte della Campagna Romana e, a detta di molti, tra le più belle. Costruita sui resti della Domusculta di S. Edistius, fondata dal papa Adriano I (772-795), viene menzionata per la prima volta nel 1334, quando era dei Savelli. Fu degli Altieri e, nel 1458, dei Capodiferro, quindi dei Serlupi nel XVII secolo. La pianta è quadrata, il lato è di 7,10 metri, ed è costruita in tufetti regolari per un’altezza di oltre 34 metri. Suddivisa in più piani, il primo e l’ultimo dei quali ricoperti da volte a crociera, gli altri erano costituiti da travature lignee.

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